Le tecnologie che Stokkermill, marchio leader mondiale nella produzione di macchine ed attrezzature per il riciclaggio dei materiali, presenterà a IFAT2024.
Temi di grande attualità e di sicuro interesse per l’industria del riciclo. Si sa, il riciclaggio è un mondo problematico ma, allo stesso tempo, un ambiente di opportunità. Quello che apparentemente sembrava essere un problema senza soluzione viene oggi risolto con l’aiuto della tecnica e della tecnologia. Gli impianti e le macchine di riciclaggio dei pannelli solari realizzati da Stokkermill sono in grado di separare i componenti che costituiscono il pannello solare.
In questo modo l’alluminio, il silicio, il vetro, la frazione plastica EVA (etilene vinil acetato) e il rame trovano riutilizzo nella moderna ed efficiente filiera industriale dell’economia circolare. Gli impianti per il riciclaggio dei pannelli fotovoltaici di Stokkermill hanno capacità variabili da 500 a oltre 2000 kg/h. La durata operativa dei pannelli fotovoltaici è stimata essere di circa 10 anni dalla data di installazione. Dopo questo periodo, le prestazioni dei pannelli tendono a diminuire, rendendo necessaria la sostituzione con materiali e tecnologie più moderne ed efficienti. Entro il 2050, si prevede che 78 milioni di tonnellate di pannelli fotovoltaici di prima e seconda generazione dovranno essere smaltite, preferibilmente, riciclati per il recupero dei materiali costituenti. Tuttavia, secondo l'International Energy Agency (IEA), attualmente solo circa il 10% dei pannelli viene riciclato su scala globale. In altre parole, ad oggi, non esiste ancora una filiera efficiente per il riciclaggio dei pannelli fotovoltaici e il vuoto dovrà essere colmato rapidamente per consentire il corretto recupero di materiali strategici per un corretto e sostenibile sviluppo dell’economia
